martedì 1 dicembre 2009

FINALMENTE LUCE SULL’ ILLEGALITA’ DELL’OSSERVATORIO AMBIENTALE.

I cittadini avevano denunciato l'illegalità dell'Osservatorio Ambientale messo in piedi dai sindaci in diverse sedi istituzionali ma erano stati puntualmente ignorati. Finalmente quanto denunciato viene riconosciuto dal Ministero dell'Ambiente, che il giorno 26 novembre ha convocato per il 2 dicembre una riunione per provvedere alla Istituzione dell'Osservatorio Ambientale, ai sensi della Valutazione di Impatto Ambientale del 2003, dichiarando che quello esistente risulta nullo. Il motivo è che le prescrizioni della VIA prevedono la presenza di rappresentanti della Regione Lazio, della Provincia di Roma, dei Comuni interessati, della Asl, dell'Arpa, del Ministero della Salute e del Ministero dell'Ambiente oltre ad altri eventuali enti nazionali di rilevanza scientifica ed enti di ricerca pubblici e privati. Oggi, invece, è stato ridotto nella composizione alle sole amministrazioni locali. È evidente che l'Osservatorio “dei sindaci” non solo è risultato fino ad oggi assolutamente improduttivo, inoperoso e stravolto nel suo organigramma, perdendo qualsiasi presupposto di attendibilità, ma colpevolmente strutturato per escludere la presenza di figure scientificamente competenti. I sindaci continuano a disattendere i propri doveri, perdono ogni occasione per difendere la salute dei cittadini e diventano complici dell'Ente inquinatore. Le popolazioni sono state costrette a rivendicare con forza i propri diritti e il rispetto della legalità per non subire gli effetti della centrale a carbone di Civitavecchia. L'impianto è sorto all'ombra dell'illegalità fino al punto di essere in esercizio senza Autorizzazione Integrata Ambientale, scaduta il 24 dicembre 2008. Anche questo con il silenzio-assenso dei sindaci che hanno perso molte altre occasioni per tutelare i cittadini. Sindaci schiavi di accordi economici con l'Ente inquinatore che dovrebbero controllare, non possono adempiere il dovere istituzionale di garante della salute dei cittadini. Movimenti e Comitati hanno supplito al vuoto istituzionale presentando esposti alla Magistratura, petizioni al Parlamento Europeo e osservazioni in tutte le procedure, hanno partecipato alle Conferenze dei Servizi nei Ministeri, informato i cittadini, iniziato con finanziamento popolare il monitoraggio autonomo dell'aria e denunciato il clima di corruttela che attanaglia il nostro territorio, motivati anche dalle istituzioni tutte, che hanno affermato che quella centrale non doveva essere autorizzata. È per questo che unico obiettivo possibile per l'Osservatorio Ambientale è la chiusura di TVN. Ne siamo ancora più convinti oggi, che denunciamo l'ennesima anomalia. Infatti per il giorno 2 sono stati invitati al Ministero dell'Ambiente solo i sindaci dei comuni limitrofi, escludendo alcuni dei “comuni interessati” ai quali Enel, nel SIA, consigliava di non produrre più coltivazioni alimentari.

Movimento No Coke Alto Lazio

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