Quando si dice “no coke” si dica “cittadini liberi”!

Spesso, chi ci amministra, ad ogni livello, dallo Stato, dalla Regione, dalla Provincia o dal Comune, ha bisogno di avere una visione d’insieme quando ci guarda, e così perdendo la ricchezza dei dettagli, divide il popolo in ovili ideologici: quelli di destra, quelli di sinistra, quelli che rompono come i no coke, o quelli a cui basta dare un pezzo di pane…, credendo di sapere e fingendo di operare per il bene comune, difendono solo i propri interessi atteggiandosi tutti a buon pastore.
Ma le persone non sono pecore, anche se a volte, si comportano come tali; ed osservare, interrogarsi, informarsi, giudicare, pensare, cercare di sfruttare al meglio l’enorme patrimonio che ci riempie il cranio resta una prerogativa tutta umana, che va difesa esercitandola, per non scadere nella bestialità, ove le uniche necessità da soddisfare sono solo quelle fisiologiche .Così ci "governano" come gli animali..., e i soli momenti di democrazia che ci lasciano sono le tasse (a memoria di una solidarietà perduta) ed il voto, per contare quanti abboccano all’illusione di poter ancora scegliere. I soli momenti di serenità che ci concedono : illusioni, incorniciate da balli e canzonette , i momenti di saggezza : raccontini presi da vecchie librerie muffite .
Ma le loro poltrone, posano sul terreno del nostro consenso, per questo tremano quando il popolo si muove, si informa, comprende e si organizza , e noi ci siamo mossi fra i tanti distratti, come pecore fuggite dall’ovile.
Dipinti da molti come capre cornute, che scappano, non obbediscono e non si allineano: abbiamo sollevato i mantelli dei pastori mostrando i branchi di lupi che nascondevano.
Non lasciamo che altri decidono per noi e di noi, abbiamo ancora il potere di cambiare le cose, la ragione è dalla nostra parte .
Nell’articolo 1 della Costituzione Italiana si legge “la sovranità è del popolo”, quindi nessuno sia sovrano sul popolo, sui suoi diritti, che non vanno violati: diritto alla salute, alla tutela ambientale, al lavoro, all’espressione; diritti che qui ci hanno negato e se a dirlo è una voce fuori dal coro non si chieda chi è che parla o se sia il momento per farlo, piuttosto ci si chieda quanto sia vero quel che dice. Il male non ci cade in testa dal cielo, abbiamo quasi sempre la possibilità di modificare le cose e ciò che è impossibile ad una persona spesso è possibile compierlo insieme, mettiamo da parte per favore i limiti delle nostre diversità , le distinzioni lasciamole a coloro che ci mal governano per difendere i privilegi che non vogliono condividere; per noi gente qualunque la condivisione resti un valore, una condizione di forza per non soccombere sotto al peso della vita. Non vogliamo divise le nostre mani, destra e sinistra si uniscano nella stessa opera, occhio destro ed occhio sinistro salvaguardino i nostri beni più grandi per dire no a chi vuole mandare in fumo le nostre vite con il carbone e l’immondizia bruciata , questo è doveroso oltre che un diritto, attiene all’istinto di preservazione, è legittima difesa, è la pretesa di chi non vuole più essere schiacciato e alza la testa per riprendersi l’aria da respirare, l’acqua da bere, i frutti della terra per nutrirsi, la speranza di un futuro per i propri figli, ma anche solo il sollievo di non aver contribuito allo scempio.
Non vogliamo i soldi dell’ENEL che cerca di delegittimare la letteratura scientifica nazionale ed internazionale assoldando scienziati mercenari che testino su di noi, come su cavie, danni gia conosciuti e documentati e allora non ci resta che continuare a rompere le scatole sporche del malaffare e ricordare agli ambiziosi “pecorai”e ai loro “cani da pastore” che non tutti i cittadini sono pecore …e chi pensa e vede e denuncia non è per questo una capra cornuta .
La verità è censurata…
coloro che “sanno” non possono fare altro che gridarla .
Se stanno per ucciderti…non ti chiedi se qualcuno può essere disturbato dal tuo grido d’aiuto!