Coleine eletto presidente dell’ Osservatorio Ambientale: Marrazzo e i sindaci del comprensorio fanno tutelare la salute all’ ex consigliere comunale che nel 2003 ha detto si al carbone.
La nomina di Manrico Coleine a Presidente dell’Osservatorio Ambientale rende ancor più evidente, semmai ce ne fosse stato bisogno, di quanto poco rassicuranti, se non esplicitamente in mala fede, siano le garanzie fornite da Marrazzo e dai Sindaci circa le azioni di monitoraggio, controllo e tutela dell’ambiente del territorio e della salute dei cittadini che saranno poste in essere dallo stesso Osservatorio.
Senza, in questa fase, entrare nel merito del ruolo e dell’organizzazione di quest’ultimo, è infatti indubbio che gli atti politici passati del Dr. Coleine, prima fra i grandi sostenitori del No al carbone tanto da aver stilato un decalogo in dieci punti contro il suo utilizzo, e successivamente, dopo pochi giorni, fulminato sulla via di Damasco, annoverato tra i consiglieri che votarono favorevolmente la riconversione a carbone di TVN, non costituiscono un curriculum che tranquillizza.
Se a ciò si aggiunge che sempre il medesimo Coleine è stato, fino al 2005, vicedirettore di quello stesso Osservatorio Ambientale che il sindaco Moscherini ha più volte additato come emblema di inefficienza, che il Ministero della Salute ha definito un organismo che non ha prodotto nulla e che ha attirato l’interesse della procura della Repubblica allarmata dalla mancanza di controlli, non si comprende a quali specifici meriti sia da attribuire tale nomina.
Una nomina che suona come un premio all’inefficienza fin qui dimostrata, una promozione per essere riuscito ad evitare che si realizzasse qualsivoglia studio o iniziativa sulla reale condizione ambientale e sanitaria del comprensorio,.
Riteniamo che dopo l’oltraggio della riconversione a carbone la popolazione dell’Alto Lazio abbia diritto a controlli sull’ambiente che siano rigorosi e credibilmente imparziali.
E quale imparzialità può garantire un Osservatorio presieduto da uno dei padri della riconversione a carbone?
Di tutto ciò: di un osservatorio inutile e fantoccio alla guida del quale è stato posto, all’unanimità, uno dei responsabili della riconversione a carbone di TVN, della mancanza di controlli e di garanzie per la salute della popolazione, di quanto sta avvenendo ed avverrà come conseguenza della manipolazione e della combustione del carbone, i Sindaci del comprensorio portano una responsabilità piena e totale, alla quale non ci stancheremo di richiamarli in ogni dove.
Il re è nudo: le colpe dei Sindaci, acceccati dal potere e degradati dai soldi, dimentichi di ogni etica e del proprio ruolo di massimi tutori della salute pubblica, sono sotto gli occhi di tutti.
Nessuno può, né potrà, dire di non sapere; alcun alibi è più consentito.
Movimento No Coke Alto Lazio
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martedì 23 giugno 2009
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