sabato 26 dicembre 2009

Condividiamo le nostre ragioni a difesa delle nostre terre: facciamo il punto

Documento al Consiglio Provinciale di Viterbo
seduta del 14 dicembre 2009,
presentato
dal Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia e dal Comitato degli Amici della Maremma


La Maremma Tosco-Laziale è un’area di enorme importanza storica, culturale, archeologica che, grazie anche alle sue tradizioni, ha sviluppato una naturale vocazione turistica in un comprensorio agricolo che contribuisce notevolmente al fabbisogno alimentare nazionale. Il suo paesaggio, il suo ambiente, i suoi siti UNESCO attraggono turisti da tutto il mondo. Le pianure e le colline ospitano coltivazioni di grande qualità cerealicola, vinicola e ortofrutticola.


Una serie d'interventi esterni rischiano di sconvolgere violentemente il sistema socio economico di questa terra che, per le sue tradizioni e la sua storia, è appetita dal turismo internazionale perché offre un ambiente sano ed a misura d’uomo, un paesaggio naturale ed un circuito enogastronomico, fiore all’occhiello dell’enogastronomia nazionale; beni ormai rarefatti altrove e qui in pericolo.


Gli avvenimenti economici mondiali dimostrano che il modello di sviluppo socio - economico che divora il territorio e inquina, non ha più un domani ma può compromettere il nostro domani; I segnali che indicano una rotta per il futuro arrivano da Copenaghen: è la prima volta che si parla in una platea così ampia di valenza economica dell’ambiente come fonte di ricchezza.


Non lo è più invece la stesura di una colata di asfalto larga 25,50 metri, con terrapieni di altezze che variano da 2 a 8 metri; non può più essere considerato progresso la trasformazione distruttiva del territorio con danni locali e globali; la certezza del danno globale si unisce alla consapevolezza che se crescono i costi ambientali l'economia dei territori va sempre in perdita.

Vale l’esempio dell’Autostrada Tirrenica per la quale si è tracciato un percorso che, oltre a stravolgere la pianura che attraversa, è già vecchio come concezione. Ciò che Copenaghen sta segnando ne è la dimostrazione: il futuro è verso il risparmio energetico e la minore emissione in atmosfera di gas serra e inquinanti chimici e questo, dal punto di vista della mobilità, si attua con una razionalizzazione degli spostamenti attraverso l’uso della ferrovia e delle autostrade del mare, che consentono un' intermodalità che il trasporto su gomma non riesce più a garantire proprio per i suoi costi ambientali insostenibili.

Così quella che avrebbe dovuto essere un’opera di collegamento diviene un’opera di divisione e separazione dei territori che attraversa e di isolamento per le zone adiacenti. Stravolge i fertili terreni della Maremma tosco-laziale, distrugge le aziende agricole, crea disoccupazione nel settore primario che invece ha bisogno di riaffermare la centralità della produzione agricola in nome di una nuova fisiocrazia; l'autostrada aumenterà il carico in una zona che non ne può più: carbone, olio combustibile, cementifici, discariche, zone industriali, inceneritori di rifiuti in agguato, nucleare, laddove invece si dovrebbe curare amorevolmente l'agricoltura, vera ricchezza di questo territorio.

Di contro, se fosse messa in sicurezza l’attuale Aurelia, più volte finanziata ma sempre ostacolata, probabilmente da chi pratica antichi vizi di speculazione sui beni comuni, ci sarebbero costi e tempi minori e la immediata disponibilità dei vantaggi collettivi per la nazione.


Nello specifico del progetto approvato dal CIPE con il titolo: Legge 21 dicembre 2001 n. 443 “Legge Obiettivo”. “Autostrada A12 Livorno – Civitavecchia. Tratta Cecina (Rosignano Marittimo) – Civitavecchia” - Variante di tracciato proposta dalla Regione Lazio e recepita dal CIPE (Comitato Interministeriale Programmazione Economica) e sottoposto a VIA per la tratta che interessa la Provincia di Viterbo valgono gli argomenti di seguito illustrati:

Premesso

1. che la Giunta Regionale del Lazio con delibera n. 843 del 18.11.2008 ha espresso, per il tratto che ricade nel territorio laziale, ai sensi del comma 5 art. 165 del D.Lgs. n.163/2006, il proprio consenso, “ai fini dell’intesa sulla localizzazione” del progetto preliminare “Autostrada A12 Livorno – Civitavecchia. Tratta Cecina (Rosignano Marittimo) – Civitavecchia”, trasmesso dall’ANAS S.p.A., richiedendo che nel prosieguo della progettazione e nella successiva realizzazione dell’opera fosse rispettato il proprio tracciato;

2. che in merito alla competenza della Regione Lazio per il “consenso ai fini dell’intesa sulla localizzazione”, “sentiti i Comuni” territorialmente interessati, come previsto dall’articolo 165 comma 5 del D.Lgs. n.163/2006, è stato richiesto con nota dell’ufficio rapporti istituzionali del Vice Presidente della Giunta regionale protocollo n. 253 del 25.9.2008 ai Comuni di Tarquinia e Montalto di Castro di esprimersi sul tracciato proposto dalla Regione Lazio;

3. che il Comune di Tarquinia con deliberazione del Consiglio Comunale n. 95 del 21.10.2008 ha espresso parere favorevole con prescrizioni e osservazioni alla proposta progettuale trasmessa dalla Regione Lazio;

4. che il Comune di Montalto di Castro, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 71 del 21.10.2008 ha espresso parere favorevole con prescrizioni e osservazioni alla proposta progettuale trasmessa dalla Regione Lazio;

5. che il CIPE, in data 18.12.2008, ai sensi dell'art. 165 del D.lgs. 163/2006, ha approvato, con le prescrizioni e le raccomandazioni proposte dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il progetto preliminare «Autostrada A12 Livorno-Civitavecchia. Tratta Cecina (Rosignano Marittima) – Civitavecchia» e che la predetta approvazione, ai sensi e per gli effetti degli articoli 165 e 185 del D.Lgs. 163/2006 e dell'art. 10 del D.P.R. 327/2001 e s.m.i, ha comportato l'attestazione di compatibilità ambientale, la localizzazione dell'opera e l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per le aree interessate, ad eccezione di alcune sezioni di strada, in territorio della Regione Toscana;

6. che il CIPE con il medesimo provvedimento del 18.12.2008, ai sensi dell'art. 167, commi 6 e 7, del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., ha disposto la variante di tracciato prescritta dalla Regione Lazio nella delibera di giunta del 18 novembre 2008, n. 843, secondo gli elaborati cartografici allegati alla medesima delibera. che sono stati trasmessi dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al soggetto aggiudicatore, con la nota n. 23094 del 2 dicembre 2008, disponendo altresì il rinnovo della procedura di VIA per il tratto laziale in variante, secondo quanto previsto dall'art. 167 del D.Lgs. 163/2006.

Considerato

7. che la variante proposta dalla Regione Lazio e recepita dal CIPE in data 18.12.2008, colloca il tracciato autostradale all'interno dell'abitato di Tarquinia capoluogo;

8. che il documento “Valutazione dell'adeguamento in sede della S.S.1 “Aurelia” ad autostrada di tipo “A” da Civitavecchia Nord fino al confine laziale – Appunti” acquisito al protocollo del Comune di Tarquinia il 09.10.2008 n. 31387 e allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 95 del 21-10-2008, prevede un flusso bidirezionale indotto entro il 2030 di oltre 42.000 veicoli al giorno a fronte dei circa 17.000 attuali;

9. che lo studio predisposto dall'Università degli Studi di Brescia, dal titolo “Emissioni dei veicoli in autostrada e simulazione dell’impatto sulla qualità dell’aria nell’area metropolitana bresciana” (Allegato 2) affronta un caso analogo a quello determinato dalla A12 nei confronti dell'abitato di Tarquinia; in particolare dello studio risultano pertinenti i modelli di diffusione degli inquinanti e l'analisi delle quantità emesse al variare della velocità massima da 90 a 130 km/h; le conclusioni dello studio bresciano indicano che:
“Per gli ossidi di azoto la velocità massima di 100 km/h può essere assunta come soglia critica. Al di là di tale valore, infatti, si osserva una crescita dei valori dei fattori di emissione di tutte le tipologie di veicoli esaminati; particolarmente variegato è il comportamento dei mezzi commerciali: per quelli leggeri è stata identificata una curva di crescita di tipo quadratico, mentre per quelli pesanti la curva interpolante è di tipo cubico.
I fattori di emissione delle polveri sottili direttamente emesse dipendono, per tutte le categorie di veicoli, dalla velocità massima di percorrenza attraverso una funzione di tipo quadratica: si osserva dunque un aumento sempre maggiore al crescere della velocità di percorrenza. Il fattore di emissione per polveri che tiene conto anche del risollevamento calcolato con la formula di Lohmeyer, pur risultando indipendente dalla velocità dei veicoli, risulta maggiore rispetto a quello calcolato senza risospensione.
Per quanto riguarda i fattori di emissioni del monossido di carbonio, l’analisi ha evidenziato due diversi comportanti: per autoveicoli, mezzi commerciali leggeri e motocicli si registra un aumento dei fattori di emissione al crescere della velocità; al contrario per i mezzi pesanti, con l’aumento della velocità si ha una diminuzione dei ratei di emissione. Inoltre si osserva che per questo inquinante il contributo maggiormente critico è quello dei motocicli.”

10. che a seguito dell'incremento del numero di veicoli in transito da 17.000 a 42.000 e della velocità massima di percorrenza da 90 a 130 kmh, il carico inquinante aumenta mediamente di oltre il 90%, rispetto alla situazione attuale; non fanno testo le code estive, determinate dall'effetto collo di bottiglia in corrispondenza dei tratti ancora a 2 corsie, colpevolmente mantenuti tali;

11. che il comprensorio formato dai comuni di Montalto di Castro e Tarquinia è gravato da numerose fonti d'emissione di sostanze tossiche e/o insalubri che producono impatti sull'aria ad effetto immediato per la salute umana, e determinano accumulo d'inquinanti nei corpi idrici, di superficie e sotterranei, e nei terreni agricoli, boschivi o destinati alla pastorizia, con conseguenze dannose per l'economia agro-turistica a cui è vocata l'intera provincia e che ha nella zona costiera uno dei capisaldi;

12. che è in corso di completamento la riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia-Torrevaldaliga Nord, contrastata con forza da questo Consiglio che anche di recente ha dimostrato fattiva solidarietà alle popolazioni che vi si oppongono, deliberando unanime di sostenere le osservazioni presentate dai cittadini all'istanza di rinnovo dell'Autorizzazione Integrata Ambientale, ai sensi del D.lgs.59/05; la Provincia di Viterbo, inoltre, da sempre contesta l'inadeguatezza della Valutazione d'Impatto Ambientale rilasciata il 04.11.2003, per conoscere il reale impatto della centrale a carbone, fondando il proprio convincimento anche sulle conclusioni del collegio peritale del Tribunale Ordinario di Civitavecchia che nel 2004 ritenne la VIA “lacunosa, anomala e omissiva”; tra le molte denunce dei cittadini contro l'impianto a carbone si sottolinea, perché rilevante ai fini del presente documento, il mancato funzionamento dell'Osservatorio Ambientale previsto dalla VIA, che in cinque anni non ha prodotto elemento conoscitivo alcuno, venendo meno al compito istituzionale di fornire alle popolazioni dati ed informazioni ambientali utili e trasparenti secondo il dettato delle norme comunitarie, anche per valutare in itinere la sostenibilità dell'impianto;

13. che il territorio laziale attraversato dalla A12 è interessato da un fenomeno di forte industrializzazione, incoerente con la vocazione agro-turistica del comprensorio; l'elenco che segue, degli impianti più inquinanti in esercizio, in costruzione o in fase di approvazione dimostra la crescente pressione ambientale a carico dei comuni costieri dell'Alto Lazio viterbese:
 Centrale termoelettrica di Montalto di Castro – 3.540 Mwe [2.640 ad olio combustibile denso (OCD) e 800 a metano]; in esercizio
 Centrale termoelettrica di Civitavecchia-Torrevaldaliga Sud – 1.460 Mwe [1140 a metano e 320 misti a metano e OCD]; in esercizio
 Centrale termoelettrica di Civitavecchia-Torrevaldaliga Nord – 1980 Mwe a carbone; in parziale esercizio
 Centrale a biomasse di Tuscania;
 Cementificio di Montalto di Castro; in esercizio
 Cementificio di Canino; in esercizio
 Cementificio di Tarquinia; in fase di approvazione
 Impianto di recupero di materia da rifiuti speciali non pericolosi da riutilizzarsi nella produzione di cemento a Canino; in fase di approvazione – VIA
 Deposito a cielo aperto di pet-coke a Tarquinia (ampliamento da 40.000 a 100.000 tonnellate); in fase di approvazione – VIA
 Zona industriale di Tarquinia; estensione 430 ettari; in via di attuazione
 Porto di Civitavecchia; in attività

14. che a riprova dell'incompatibilità tra lo sviluppo industriale dimostrato dall'elenco al punto 13. e la vocazione agro-turistica della Tuscia costiera vi è un'esplicita indicazione contenuta nel S.I.A. della centrale a carbone di Civitavecchia-Torrevaldaliga Nord, di finalizzare la produzione agricola a utilizzazioni non alimentari;

15. che il parere positivo alla variante di tracciato dell'autostrada, votato il 21.10.2008 dai Consigli Comunali di Tarquinia e Montalto di Castro, e il consenso all'autostrada deliberato dalla Regione Lazio ai sensi del comma 5 art. 165 del D.Lgs. 163/2006, non trattano la questione dell'inquinamento cumulativo prodotto dalla molteplicità di fonti di cui al punto 13.;

16. che il Consiglio Comunale di Tarquinia, con l'allegato “A” alla delibera n. 31 del 10.04.2008, d'approvazione del Piano Quadro di Indirizzo e Coordinamento della Zona D1 (Zona Industriale), ha affermato unanime la necessità della Valutazione Ambientale Strategica per l'attuazione del programma di sviluppo industriale di tale zona, escludendo contestualmente la possibilità di realizzare impianti inquinanti e/o insalubri e citando tra questi i cementifici;

17. che il proposito del Consiglio Comunale di Tarquinia, di assoggettare lo sviluppo della zona industriale a VAS non ha avuto seguito, restando altresì ignorata l'unanime volontà consigliare di escludere la realizzazione di impianti inquinanti e/o insalubri dalla citata zona industriale; ne è riprova il tentativo di far approvare dal Consiglio Comunale il cementificio di Pian de' Cipressi, nonostante la chiara prescrizione contraria decisa con la delibera 31/2008;

18. che la Valutazione d'Impatto Ambientale della tratta laziale della A12, come è prassi, si limiterà a stimare l'apporto specifico di inquinanti emessi dai veicoli in transito, trascurando gli effetti incrementati totali, che solo la Valutazione Ambientale Strategica consente di conoscere per poterli successivamente raffrontare con le soglie ammesse dalla normativa vigente;

19. che la Valutazione Ambientale Strategica è uno strumento a disposizione delle comunità locali per affermare il diritto alla salute tutelato dall'art.32 della Costituzione e per conoscere i reali impatti delle scelte industriali; il diritto alla VAS è una rivendicazione che i cittadini faranno in tutte le sedi, anche a seguito delle ripetute affermazioni pronunciate dall'attuale Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti che la messa in sicurezza dell'Aurelia, con l'adeguamento a quattro corsie dei tratti a due avrebbe determinato l'inutilità dell'autostrada;

20. che le popolazioni della costa viterbese rivendicano da molto tempo, come strumento coerente con la Valutazione Ambientale Strategica, l'istituzione del registro dei tumori, capace di rappresentare gli effetti cumulati delle emissioni inquinanti;

21. che in merito alla decisione assunta dal CIPE nella seduta del 18 dicembre 2008, di approvare il progetto preliminare dell’Autostrada A12, per la tratta da realizzare “Cecina (Rosignano Marittima)-Civitavecchia”, incluso il connesso Piano Economico e Finanziario basato su: incremento dei flussi veicolari (da 17.000 a 42.000 ) e proroga della durata della concessione della Società Autostrada Tirrenica S.p.A. (SAT), dall’anno 2028 all’anno 2046 è stata presentata un'interrogazione al Parlamento Europeo in quanto la proroga è in contrasto con la Direttiva Europea 2004/18/CE, relativa al “coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, di fornitura e di servizi” alla quale ha risposto il Presidente della Commissione Mc Creevy comunicando di aver deciso “di approfondire l'esame del progetto perché esistono fondati motivi per provare la violazione delle norme in questione”.

22. che l’autostrada del Mar Mediterraneo Occidentale, così come viene definita dalla Commissione Europea nel documento COM(2003) 155 final del 7 aprile 2003, comprende il porto intermodale di Civitavecchia già in grado di movimentare merci provenienti da medie e lunghe percorrenze, superando le barriere naturali delle Alpi e dei Pirenei (vedasi lo stesso documento);

Tutto ciò premesso e considerato chiedono

di votare favorevolmente il presente documento per ribadire con forza i principi dell'articolo 32 della Costituzione Italiana che tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività;
di dare continuità alle azioni di sostegno che questo Consiglio ha espresso con le deliberazioni a sostegno delle azioni delle popolazioni dell'Alto Lazio a tutela della salute e dell'economia agricola e turistica del territorio interessato;
di dare un senso concreto all'attuazione del diritto alla salute della popolazione dell'Alto Lazio, di Tarquinia in primo luogo perché il tracciato autostradale ricade nel suo abitato, invocando la procedura VAS per le decisioni riguardanti il tracciato autostradale nel contesto di pesante industrializzazione a carico del territorio;
di promuovere l'istituzione del Registro Tumori da parte della competente autorità al fine di raccogliere dati epidemiologici in funzione del giudizio di sostenibilità;
di mettere in atto tutte le azioni che il Consiglio Provinciale può intraprendere e disporre per impedire che la produzione agricola della Tuscia costiera debba diventare “non per uso alimentare”


Comitato Amici della Maremma Comitato dei Cittadini Liberi di Tarquinia

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